2010
Le famiglie di Margherita: insieme
UTENZA A CUI SI RIVOLGE IL PROGETTO
Il Progetto si rivolge a circa sette famiglie con figli minori che non rietrano nelle maglie dei servizi sociali o dei servizi pubblici in generale o perchè non si trovano ancora in situazione di conclamata crisi o perchè rifiutano questi interventi di aiuto considerati spesso da chi li subiscono forzatamente invasivi e giudicanti. Il nostro centro si rivolge a queste famiglie attraverso canali più spontanei quali la scuola, gli oratori dove soprattutto le mamme con più facilità si affidano e si confidano. Riteniamo, quindi, che il nostro intervento si collochi nella fascia di prevenzione perchè può aiutare le famiglie in crisi prima che questa diventi insanabile e aiutare, nel caso che la crisi non si possa superare, ad affrontarla nel modo meno devastante per la coppia ed i figli.
A- PERCORSO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’ CON MINORI
FASE 1: ACCOGLIENZA
L’equipe svolge incontri per accoglienza della famiglia.
FASE 2: PRESA IN CARICO
L’equipe prende in carico la famiglia ed imposta le tappe degli interventi individualizzati sulla famiglia. Colloqui con la Psicologo dell’età evolutiva o col la Mediatrice di conflitti familiari
FASE 3: PROGETTO FAMIGLIA
INTERVENTI: Percorsi di terapia individuali .
B- PERCORSO PER I MINORI
Nel rispetto della sensibilità e della fragilità dei minori, si prevede un percorso per accogliere e prendersi cura dei minori in modo delicato e non invasivo.
Sia che i bambini siano coinvolti nel percorso per le famiglie in difficoltà sia che vengano a contatto con la struttura per problematiche individuali, l’equipe segue ciascun bambino in modo professionale ed affettuoso con l’intervento di specialisti ma anche di educatori ed animatori.Si terranno contatti molto frequenti con gli insegnanti, educatori dei doposcuola e degli oratori, dei centri sportivi.
FASE 1 : ACCOGLIENZA
Incontri individuali e di gruppo con - psicologo o mediatore dei conflitti - psicomotricista, importante per cogliere le acquisizioni spaziali e relazionali del caso.
FASE 2: PRESA IN CARICO
Colloqui conoscitivi con i genitori e con i familiari. - Colloqui con gli insegnanti e gli educatori - Uso dell’approccio sistemico, comportamentale , strategico. - Uso del gioco come diagnosi. - Organizzazione del percorso individuale del bambino.
FASE 3: PROGETTO INDIVIDUALIZZATO
Si coinvolgono le famiglie nella strutturazione del progetto individualizzato poiché si parte dal presupposto che per aiutare un bambino sia necessario modificare le condizioni ambientali in cui vive. -Si inserisce il bambino in percorsi individuali o di gruppo: 1—Animazione con educatori anche domiciliari: lettura e drammatizzazione, gioco del travestimento, giochi simbolici, giochi di contenimento. 2— Psicomotricità. 3—Musicoterapia. 4—Mediazione dei conflitti. 5—Sostegno psicologico. 6—Aiuto scolastico