Bisogni Educativi Speciali e Fobie Scolari

2022

Bisogni Educativi Speciali e Fobie Scolari

“Bisogni Educativi Speciali: fobie e ritiro scolastico”
Percorso psico-pedagogico
PROGETTO DELL’ASSOCIAZIONE DAL 2016

Come partecipare al progetto?

Per informazioni tel. 3391046669    e-mail  larcadinoe.onlus@libero.it

visitare il sito: www.fobiascolare.com

Partnership

Le famiglie dei ragazzi e i volontari

Destinatari

Ragazzi dai 12 ai 18 anni con sintomi di ritiro e fobia scolare le loro famiglie ed i loro insegnanti

Cos’è la fobia scolare?

La fobia scolare è un sintomo caratterizzato dalla paura e l’ansia di andare a scuola: nei ragazzi che ne soffrono, prevalentemente pre- ed adolescenti, il disturbo può manifestarsi con disagi somatici (mal di testa, di pancia) o panico ed è tale da compromettere la frequenza scolastica, che talora si interrompe.

La comparsa della sintomatologia ansiosa coincide spesso col cambiamento dei cicli scolastici,  tra le elementari e le medie, tra le medie e le superiori, poiché il cambiamento richiede un maggior adattamento.

Molti ragazzi hanno segnalato qualche criticità nella separazione anche nella prima infanzia, ma in molti altri l’ansia scolastica costituisce un nuovo ed inedito segnale di difficoltà di crescita, anche in situazioni ove non si siano mai manifestati problemi scolastici.

Ogni manifestazione di sintomi di ritiro e di fobia scolare rappresenta un segnale evolutivo critico importante, che non va sottovalutato poiché segnala un arresto del processo di crescita ed un ripiegamento, che richiede un approfondimento specialistico.

A prescindere però dalla diagnosi e dall’eventuale presa in carico psicoterapeutica, che nei casi di ritiro severo e duraturo possono richiedere tempi e considerazioni diverse, la nostra equipe propone un intervento psicoeducativo quale strumento ponte che raggiunga il ragazzo in difficoltà e la sua famiglia.

La pratica psicopedagogica con la casistica dei ragazzi ritirati infatti ci ha mostrato come l’isolamento adolescenziale, talora correlato con un uso ed abuso dei giochi on-line, possa strutturarsi come difesa rigida, che esclude ogni genere di relazione, divenendo una condotta piuttosto ardua da superare coi soli strumenti familiari.

L’intervento educativo domiciliare, soprattutto se repentino rispetto l’insorgenza della condotta fobica, si è dimostrato molto più incisivo se di supporto accanto all’altra presa in carico psicoterapeutica che, da sola, talora rischia di richiedere ai ragazzi una capacità di mentalizzazione ancora acerba, benché resti un obiettivo importante da perseguire in modo integrato.

In molti casi la graduale reintegrazione scolastica può consentire il recupero dell’adattamento e costituisce un fattore protettivo rispetto alla cronicizzazione delle dinamiche di isolamento.

Tipologie di intervento

  • Colloqui psicologici coi genitori
  • Presa in carico individuale psicoeducativa con interventi domiciliari ed in esterna
  • Gruppo di parola
  • Interventi coordinati con il Consiglio di classe frequentato
  • Uscite e gite, progetto estivo

Figure professionali coinvolte

  • Paola Cazzaniga - Coordinatrice del progetto: laurea in Psicologa e psicoterapeuta. Collaboratrice presso
  • Tommaso Giovenzana: Laurea in Scienze dell’educazione e laurea in scienze pedagogiche.
  • Agnese Antonietta D'Antuono: laurea in Psicologia -Psicoterapeuta
  • Isabella La Spina: laurea in Psicologia Clinica e di Comunità, specializzata in psicologia Giuridica Civile e   
  • Antea Viganò: laurea in psicologia clinica

l’Ambulatorio di Psicopatologia dell’Adolescente della Clinica di Neuropsichiatria Infantile di Monza.

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